Tentativi di emancipazione femminile tra identità di classe e appropriazione razziale in "The Awakening"


Bachelor Thesis, 2019

21 Pages, Grade: 110L


Excerpt


I have been a white person my whole life but growing up I didn't question what it means to be white. We never talked about it. We talked about racism, we talked about the civil rights movement but not about being white. Being white was normal, like being straight. Everything else was different. (What does it mean to be white?, Anne Rhodes - TEDxIthaca College)

In questo lavoro di ricerca analizzero come le categorie di razza e classe vadano ad intersecarsi e a giocare un ruolo fondamentale nell'identita di una donna bianca di fine ‘800 e nel suo tentativo di emancipazione. L'opera al centro dell'analisi è The Awakening, romanzo appartenente al canone letterario americano, letto solitamente in chiave femminista per la ribellione che la protagonista attua. Al contrario, il mio interesse è mettere in luce come alcune osservazioni possano condurre ad una lettura differente delle azioni della protagonista e come possano risultare, invece, nel fallimento individuale condizionato da una societa che è pronta a castigare una donna che, tentando di allontanarsi dal posto assegnatole, mette in discussione la normativita sessuale legata alla propria classe e alla propria razza.

Nel 2014 Anne Rhodes, scrittrice e fondatrice di Homophobia Educators Network, ha presenziato al primo evento TEDx organizzato all'Ithaca College di New York, in cui ha posto al centro della propria lezione un'unica domanda: What does it mean to be white?. Interrogandosi sul concetto di white privilege e quale sia l'impatto che questo possa avere sulla societa, prova a dimostrare come il concetto di bianchezza sia solo una costruzione sociale perpetuata nel tempo e creata da una cultura fatta di idee che nemmeno percepiamo: “it's just the way things are”1. Rhodes non vuole dare una definizione esplicita di cosa significhi essere bianco ma, al contrario, con una vera e propria interpretazione teatrale mette in scena tutto cio che implica la bianchezza nelle azioni e nel pensiero quotidiano, lasciando al pubblico il compito di trarne le conclusioni. Si domanda a che eta effettivamente i bambini nati bianchi diventino bianchi e se uomini e donne possano avere una sfumatura di bianco differente o, ancora, cosa un popolo abbia fatto nel corso della storia per essere definito bianco. Inoltre, attraverso cliché associati a diversi paesi dimostra come to be white denoti spesso essere unraced, essere neutrale.

Con il suo monologo, Rhodes, ci pone dinanzi a un problema che è alla radice dell'esperienza americana poiché, sin dalle prime ondate di immigrazione, l'America ha sempre sentito la necessita di stabilire dei confini di razza creando pero, paradossalmente, una stretta relazione tra whiteness e blackness, senza riconoscere come la prima, e quindi anche la sua stessa supremazia, possa esistere e trovare un significato solo in relazione alla seconda. Toni Morrison, nella sua monografia Playing in the dark: Whiteness and the Literary Imagination, spiega infatti che la letteratura americana riflette immagini di una bianchezza impenetrabile che sono semplicemente il riflesso di un processo di auto- definizione in opposizione all' altro. L'autrice dice: the American self knows itself as not enslaved, but free; not repulsive, but desirable; not helpless, but licensed and powerful; not history-less, but historical; not damned, but innocent; not a blind accident of evolution, but a progressive fulfillement of destiny.2

Morrison dimostra come gli autori appartenenti al canone letterario americano abbiano spesso utilizzato il proprio linguaggio e la propria voce per rinforzare una gerarchia sociale basata sull'invisibilita di uomini e donne di colore e sulla supremazia del bianco, mostrando come il vero problema sia proprio la paura di quest'ultimo di abbandonare quelle certezze che ha costruito con secoli di soprusi e violenze, in quanto significherebbe abbandonare la sua stessa identita.

Prendendo in considerazione la domanda che Rhodes ci pone e calandola, in modo analogo a quello usato da Morrison, in un'opera appartenente al canone letterario americano, The Awakening, romanzo scritto da Kate Chopin, si puo notare come il concetto di bianchezza sia effettivamente solo la maschera di una classe sociale che non è in grado di accettare la labilita dei confini identitari. Il romanzo citato è ambientato nella Louisiana degli anni successivi all'Era della Ricostruzione, nel periodo in cui furono emanate le leggi Jim Crow che servirono a mantenere la segregazione razziale, istituendo lo status di “separati ma uguali”. Non solo la supremazia della razza bianca fu messa in discussione con gli emendamenti della Ricostruzione, ma i ruoli sociali furono alterati anche dalla nascita dei primi movimenti suffragisti, con cui le donne richiedevano il diritto al voto e un ruolo di maggiore visibilita, che non le relegasse soltanto alla sfera domestica. È in questo clima di tensione e cambiamento sociale, in cui il potere e l'ordine tradizionali erano posti sotto accusa, che il pubblico americano si ritrova a fare i conti con la storia di Edna, una donna che rifiuta i ruoli di moglie e madre e vive un risveglio spirituale e sessuale alla ricerca della propria felicita e indipendenza.

The Awakening fu pubblicato per la prima volta nel 1899 e costo all'autrice Kate Chopin, nota soprattutto per le sue short stories e il primo romanzo At fault, la definizione di “one more clever author gone wrong”3. Il romanzo fu condannato dalla critica per il suo contenuto in quanto, come Cynthia Griffin Wolff afferma nel suo saggio “Un­Utterable Longing: The Discourse of Feminine Sexuality in The Awakening”, “it was literally unimaginable that any ‘decent' woman would experience sexual appetite as an immediate and urgent drive, distinct from all other desires and duties”4. L'autrice fu criticata per aver apertamente raccontato la storia di un adulterio commesso da una donna presbiteriana del Kentucky, in un periodo storico in cui le donne non avevano diritti sul proprio corpo, erano legalmente proprieta del marito e in cui, soprattutto, la sessualita femminile era concepita solo in termini di motherhood. Alla ricerca della propria identita, Edna si scontra con quelle costruzioni sociali che le sono state cucite addosso sin dalla nascita e, mettendo in discussione i ruoli sociali connessi alla propria bianchezza, inaspettatamente, finisce per rinforzare la gerarchia sociale.

Il racconto si apre in un'ambientazione specifica e ben delineata che mostra fin dalle prime scene la felicita (apparente) di una famiglia della middle class americana. Edna è in vacanza con i due figli, Raoul e Etienne, dove è raggiunta nel weekend dal marito Léonce, un uomo d'affari di New Orleans. È una domenica d'estate, Mr. Pontellier è impegnato a leggere il giornale del giorno precedente, i due bambini giocano seguiti da una domestica mulatta “with a far-away, meditative air”5, mentre Edna arriva accompagnata da Robert, l'uomo che portera confusione nella sua vita. La storia si svolge principalmente a Grand Isle in un resort del diciannovesimo secolo che affaccia sul golfo del Messico, dove la classe media americana si rifugiava in estate per sfuggire alla citta. È proprio in quelle acque che Edna vive i primi momenti di self-discovery che le permettono di fuggire da quella sensazione di “indescribable oppression, which seemed to generate in some unfamiliar part of her consciousness”6.

Sin dalle prime pagine, Chopin presenta Edna come un'estranea nella sua stessa comunita: nata in Kentucky, è circondata da un gruppo di creoli cattolici e, nonostante abbia sposato uno di loro, non si sente realmente a casa. Inoltre, probabilmente a causa del suo retaggio protestante, non riesce a comprendere “their entire absence of prudery”7, la loro liberta di espressione nel raccontare qualsiasi dettaglio della vita privata o nel discutere apertamente a tavola di un libro che Edna avrebbe letto solo in gran segreto e solitudine. La donna fallisce nel comprendere pienamente la cultura creola, “resulting in her mistaking the flirtations of Robert Lebrun for a more devoted love outside the marriage”8. Robert Lebrun ogni estate sceglie una donna diversa da corteggiare a Grand Isle ma, poiché le sue intenzioni non sono mai concrete, si concentra sulle donne creole sposate che sa non potrebbero mai prenderlo seriamente. Elmo Howell, nel suo saggio “Kate Chopin and the Creole Country” , spiega proprio che alle donne creole era concessa una liberta tale nel matrimonio “because of their reputation for faithfulness”9 . Howell aggiunge che un anglosassone americano di quei giorni non avrebbe mai permesso alla propria moglie una compagnia del genere e che il tutto gli sarebbe risultato immorale e poco consono. La stessa Edna definisce la relazione instaurata tra Robert e Madame Ratignolle come inaccettabile e fastidiosa e sara proprio Adèle a riconoscere l'amica in quanto outsider, nel momento in cui avvisera Robert di star lontano da Mrs Pontellier poiché “she is not one of us; she is not like us. She might take the unfortunate blunder of taking you seriously”10 .

Edna sembra avere un'identita non definita: la sua Americanness si scontra completamente con la cultura creola e, inoltre, la protagonista è spesso descritta attraverso cio che non è. La presentazione della donna avviene, infatti, tramite un contrasto continuo con Adèle che rappresenta l'ideale femminile vittoriano. Nel quarto capitolo del romanzo Mrs Pontellier è introdotta cosi:

In short, Mrs Pontellier was not a mother-woman. The mother-women seemed to prevail that summer at Grand Isle. It was easy to know them, fluttering about with extended, protecting wings when any harm, real or imaginary, threatened their precious brood. They were women who idolized their children, worshiped their husbands, and esteemed it a holy privilege to efface themselves as individuals and grow wings as ministering angels. Many of them were delicious in the role; one of them was the embodiment of every womanly grace and charm. If her husband did not adore her, he was brute, deserving of death by slow torture. Her name was Adèle Ratignolle.11

Adèle incarna quegli ideali e quelle virtu che Barbara Welter in “The Cult of True Womanhood” identifica come le quattro virtu cardinali, ovvero “piety, purity, submissivenss and domesticity”12 che corrispondono ai ruoli di madre, figlia, sorella e moglie. La mancanza di una sola di queste caratteristiche o il rifiuto di adempiere al ruolo prescritto poteva condurre la donna soltanto alla pazzia o alla morte, cio a cui effettivamente Edna giunge. La descrizione di Adèle è utilizzata per presentare tutto cio che Edna nel corso della storia non sara ed è proprio attraverso le conversazioni tra le due donne che la protagonista inizia a riflettere sulle scelte prese nella propria vita. In una delle loro passeggiate verso la spiaggia, Edna ripensa al suo ruolo di moglie e madre e si rende conto di quanto il suo matrimonio sia stata una farsa poiché dovuto ad un capriccio per ribellarsi all'opposizione del padre e delle sorelle e di quanto abbia verso i propri figli dei sentimenti contrastanti, abbracciandoli in un momento e respingendoli nel successivo. Sentendosi “aimlessly, unthinking and unguided”13, inizia a cercare il proprio posto nel mondo in cui possa identificarsi semplicemente in quanto Edna, non sapendo quanto i termini di genere, razza e classe giocheranno un ruolo fondamentale nel suo percorso.

I. Lo scontro con l’ideale femminile vittoriano e il rifiuto dei ruoli sociali

In seguito all'introduzione della protaganista, possiamo comprendere come Chopin ci presenti un personaggio alquanto complesso che si scontra con l'ideale vittoriano femminile e che è proprio il rifiuto di quest'ultimo a spingere Edna a compiere il primo passo alla ricerca di se stessa. La critica ha spesso raccontato e analizzato il percorso della protagonista concentrandosi solo sull'apparenza e celebrando, come nel caso di Edna Pontellier, “its heroine's break for freedom”14, senza sottolineare quanto la categoria di razza, piuttosto confusa e problematica nella Louisiana di fine ‘800, o la categoria di classe abbiano influito nel processo di formazione della donna. Soffermarsi su come l'esperienza sociale di Edna, invece, abbia preso forma in opposizione a quella di donne di colore, presenti ai margini non solo del romanzo ma dell'intera storia americana, mi sembra fondamentale per comprendere le diverse sfumature di significato che la bianchezza che la caratterizza puo assumere.

Nel capitolo Rethinking White Female Silences: Kate Chopin's Local Color Fiction and the Politics of White Supremacy del libro Race, Rape and Lynching: The Red Record of American Literature, Sandra Gunning spiega come la consapevolezza della classe e della razza bianca sia stata notevolmente influenzata dalla condizione culturale e politica di altre etnie presenti nelle opere di Chopin, definendo le ambientazioni in cui pone i suoi personaggi “an often all-white context that has been carefully and imperceptibly shaped and transformed by the presence of the marginalized”15. La storia centrale in The Awakening si sviluppa attraverso immagini di una bianchezza impenetrabile, costantemente ribadita e accentuata non soltanto dal colore della pelle ma anche da oggetti, luci e paesaggi, tanto che Edna fatica quasi a rendersi conto della presenza quotidiana di donne di colore con cui non fa causa comune ma a cui, piuttosto, relega tutte quelle responsabilita “which she had blindly assumed and for which Fate had not fitted her”16. Come Elizabeth Ammons suggerisce in “Women of Color in The Awakening”:

Edna's story is not universal, although most feminist literary criticism has failed to acknowledge the fact. It is the story of a woman of one race and class who is able to dream of total personal freedom because an important piece of that highly individualistic ideal (itself the product of the very capitalism that Edna in some ways gropes to shed) has already been bought for her.17

Edna ha la possibilita di esplorare la propria individualita grazie al cosiddetto white privilege che le consente di cercare la propria liberta a discapito pero di quella degli altri e, alla fine, anche della propria perché una volta oltrepassato il limite della color line non le è piu concesso tornare indietro. Edna, seppure in maniera assolutamente limitante, possiede un privilegio e un retaggio che non tutte le donne che la circondano hanno e cade nel cliché piu comune per la razza bianca, ovvero quello di ignorare non solo la sua posizione privilegiata ma anche quanto e come questa si rifletta nella vita di chi è posto al margine. Il risveglio della donna avviene, inoltre, attraverso l'uso di politiche e terminologie razziali e la messa in discussione della propria bianchezza risulta essere la conseguenza della ribellione che Edna attua nei confronti dell'ideale ottocentesco di motherhood e, quindi, del concetto di sessualita.

Mrs Pontellier è presentata agli occhi del lettore come madre attraverso un episodio che vede la donna coinvolta da un rimprovero del marito. Léonce, di ritorno dal Klein's Hotel, cerca di attirare l'attenzione della moglie per raccontarle la serata appena trascorsa ma, rendendosi conto che Edna “evinced so little interest in things which concerned him and valued so little his conversation”18, si rivolge verso la stanza dei bambini per controllare che stiano dormendo in tranquillita. Scopre che Raoul ha una forte febbre e, avvisata la madre che sembra invece convinta il bambino stia bene, inizia a lamentarsi della poca attenzione e cura che la donna dedica ai figli. Il suo ruolo di madre è presentato cosi:

He reproached his wife with her inattention, her habitual neglect of the children. If it was not a mother's place to look after children, whose on earth was it? He himself had his hands full with his brokerage business. He could not be in two places at once; making a living for his family on the street, and staying at home to see that no harm befell them.19

Ancora prima che Edna rifiuti la maternita e si ribelli alle aspettative sociali, è gia descritta come una donna che non fa l'unica cosa che le era stata richiesta. Queste poche righe presentano non soltanto cio che Léonce si aspetta da sua moglie, ma tutto cio che la societa richiede ad una donna della sua classe sociale. Il testo mostra una contraddizione in quanto è compito di una madre occuparsi dei propri figli ma, fin dalle prime pagine del romanzo, Chopin ci mostra come Raoul e Etienne siano sempre in compagnia di una domestica mulatta, il cui ruolo non è assolutamente riconosciuto dai due genitori che la definiscono “a huge encumbrance, only good to button up waists and panties and to brush and part hair”20. Non solo il ruolo delle domestiche non è preso in considerazione ma non possiedono neanche una vera e propria descrizione nell'opera: non hanno un volto, non hanno un nome o una voce, sono solo categorizzate come black, quadroon o, ancora, mulatto.

Alienata dal suo ruolo di madre, che è reso quasi totalmente non necessario dall'aiuto che riceve, Edna puo rifiutare anche quelle restrizioni sessuali che era tenuta a rispettare. Non solo, infatti, la bianchezza che la definisce gioca un ruolo fondamentale nell'ideale della maternita, ma è anche strettamente collegata alla costruzione e rappresentazione della sessualita che poteva esistere per la donna bianca solo in relazione al suo essere madre. Come Rebecca Aanerud suggerisce in “Fictions of Whiteness: Speaking the Names of Whiteness in U.S. Literature”:

The link between motherhood and sexuality is the site and substance of Edna's crisis as a white woman. Historically, white women's sexuality has been bridled by their role as mothers. In order for women to have esteem, value, and indeed power within white society, the role of mother must be maintained and honored. Moreover, the status and well-being of children reflect the success or failure of the mother.21

Rifiutando i ruoli che la societa aveva stabilito per lei, Edna è convinta di riuscire a liberarsi di cio che definisce come una vera e propria schiavitu e di poter finalmente esplorare la propria soggettivita, senza rendersi conto che una nuova concezione femminile che vada al di la di razza e classe è praticamente impossibile.

[...]


1 Anne Rhodes, What does it mean to be white?, TEDxIthacaCollege, 2014

2 Toni Morrison, Playing in the Dark: Whiteness and the Literary Imagination, Random USA, 2007

3 From “The Nation”, in Kate Chopin: The Awakening, ed. Margo Culley, Third Norton Critical Edition, 2017

4 Cynthia Griffin Wolff, “Un-Utterable Longing: The Discourse of Feminine Sexuality in The Awakening”, Studies in American Fiction, Volume 24, Number 1, Spring 1996

5 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 2

6 Ivi, p. 6

7 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 9

8 Amy Doherty Mohr, “Down the River, Out to Sea: Mobility, Immobility, and Creole Identity in New Orleans Regionalist Fiction (1880-1910)”, European Journal of American Studies, 2014

9 Elmo Howell, “Kate Chopin and the Creole Country”, Louisiana History: The Journal of the Louisiana Historical Association, vol. 20, no. 2 (Spring, 1979), pp. 209-219

10 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 19

11 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015 , p. 7

12 Barbara Welter, “The Cult of True Womanhood: 1820-1860”, American Quarterly, vol. 18, no. 2, part 1 (Summer, 1966), pp. 151-174

13 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 16

14 Elizabeth Ammons, “Women of Color in The Awakening”, in Kate Chopin: The Awakening, ed. Margo Culley, Third Norton Critical Edition, 2017

15 Sandra Gunning, “Rethinking White Female Silences: Kate Chopin's Local Color Fiction and the Politics of White Supremacy”, in Race, Rape and Lynching: The Red Record of American Literature, 1890-1912, Oxford University Press, 1996, pp. 108-135

16 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 18

17 Elizabeth Ammons, “Women of Color in The Awakening”, in Kate Chopin: The Awakening, ed. Margo Culley, Third Norton Critical Edition, 2017

18 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 5

19 Ibidem

20 Kate Chopin, The Awakening and Selected Stories, Wordsworth Classics, 2015, p. 7

21 Rebecca Aanerud, “Fictions of Whiteness: Speaking the Names of Whiteness in U.S. Literature”, in Displacing Whiteness: Essays in Social and Cultural Criticism, Duke University Press, 1997

Excerpt out of 21 pages

Details

Title
Tentativi di emancipazione femminile tra identità di classe e appropriazione razziale in "The Awakening"
Course
Lingue, Letterature e Culture dell'Europa e delle Americhe
Grade
110L
Author
Year
2019
Pages
21
Catalog Number
V929143
ISBN (eBook)
9783346253842
ISBN (Book)
9783346253859
Language
Italian
Keywords
tentativi, awakening
Quote paper
Maria Luisa Valletta (Author), 2019, Tentativi di emancipazione femminile tra identità di classe e appropriazione razziale in "The Awakening", Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/929143

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